“Fare branding” ispirati da un cartello marrone
L’altro giorno per andare da un cliente stavo percorrendo una strada, come tante, lungo la quale c’erano un sacco di cartelli pubblicitari. Aziende, brand, negozi. Tutti che promuovevano qualcosa.
Per alcuni era chiara l’idea di comunicare il proprio beneficio.
Per molti altri invece regnava la tecnica della “merce esposta” applicata anche sui cartelloni pubblicitari.
E poi gli immancabili, quelli che usano la “leva del prezzo”. Perché se non hai il giusto rapporto qualità-prezzo oggi non vai da nessuna parte vero? Ecco, meglio sorvolare, ma se proprio ci tieni ne parliamo a quattrocchi mentre beviamo un caffè.
Poi lungo il tragitto ecco spuntare il classico cartello del punto panoramico. Quello marrone, un po’ bruttino e che non si fa nemmeno tanto notare.
A volte penso che per ogni cartello marrone del punto panoramico prodotto un designer sparisce dalla terra e si ritrova a nuotare nello spazio infinito.
Comunque, mi accorgo del cartello e visto che avevo 20 minuti di anticipo decido di buttare l’occhio al panorama suggerito. D’altro canto se qualcuno si è preso la briga di piantare un cartello per indicare un punto panoramico, può essere che ne valga la pena, no?
Percorro pochi chilometri e mi catapulto in un altro “spazio-tempo”, un panorama stupendo, si vede dall’alto il fiume che taglia in due il bosco e in un batter d’occhio mi trovo immerso nella natura, avvolto da una pace silenziosa. Pensavo al povero designer da solo nello spazio, ma allo stesso tempo mi sentivo fortunato ad aver colto l’occasione al volo.
E in mezzo a quel contesto ho pensato: “perché a questo posto non è collegato nessun business?”.
Si, lo so che può sembrare strano, ma seguimi con il ragionamento.
Qualche mese prima ero stato in vacanza in una piccola città della croazia. Un vecchio borgo su una collina. E passeggiando per le viuzze del centro ho notato un altro cartello marrone, con scritto punto panoramico sulla torre. Ecco, penserai che sono fissato con i cartelli marroni, che forse non sono poi così invisibili, ma il punto è un altro, seguimi nel racconto.
Ho seguito la direzione della freccia, sono andato fino alla torre, mi ha accolto un simpatico signore dai capelli bianchi, mi ha spiegato il contesto e mi ha dato le indicazioni per salire. Dalla sommità della torre mi sono goduto quel panorama che non sarebbe stato visibile da nessun altro punto della piccola cittadina.
Poi quando sono sceso quel signore mi ha invitato ad entrare in una piccola sala, dove erano esposte alcune opere di artisti locali e in un tavolo c’erano dei libri. Storie fantasiose per bambini, scritte da lui.
Ecco, questi due racconti sono legati l’uno all’altro dal cartello del punto panoramico.
Mi torna in mente una battuta di Al Ries, che diceva che le persone si fidano delle cose di cui capiscono il nome. Se trovano un cartello con la scritta “Panorama ->” seguono la freccia per guardare quel panorama. Come ho fatto io.
Da qui la riflessione, che spero accenda qualcosa in te che leggi.
Il tuo brand ha un punto panoramico?
O stai pensando di mettere un altro cartellone per strada per coprire il panorama?
Ecco, fare branding significa anche trovare i buoni motivi per cui le persone, facendo quello che interessa loro, vengano a conoscenza del tuo brand. E se tu riesci a collegare il significato del tuo brand al punto panoramico, beh, ti sei assicurato il migliore dei premi: il ricordo fortissimo del tuo brand nella mente delle persone.
Ok, capisco che non sia così facile e immediato. Ma non pensare che sia impossibile.
Io sono qui per darti una mano. D’altronde hai capito che a me difficilmente sfuggono quei cartelli marroni 😉
Buona vista allora, ciao!