Estratto dal contributo che ho scritto per il libro “Marketing Scientifico” di Francesco Sordi
Se non hai letto le precedenti domande parti dalla domanda 1
Domanda 3
In agenzia ponete grande attenzione all’ascolto dell’imprenditore, della sua storia, dei suoi obiettivi, del valore che ha per lui fare impresa oggi. Dal canto mio ho insistito molto sin qui sulla centralità dell’ascolto del cliente o consumatore. Come si sposano a tuo avviso queste due attenzioni analitiche?
Risposta 3
Come ti ho raccontato all’inizio, la Marca parte da dentro. È un ecosistema e richiede un costante lavoro di affinamento all’identità aziendale da parte di tutti gli individui coinvolti. Imprenditore con team, team con il cliente, cliente con il proprio ecosistema.
La Marca deve contenere l’etica, che nel Brand non è richiesta in quanto il suo compito è rispondere alla promessa del beneficio per chi l’acquista.
Al cliente/consumatore possiamo chiedere che promessa si aspetta venga mantenuta da un nostro prodotto, ma non è compito del cliente stabilire i valori in cui crede l’impresa produttiva.
La visione d’impresa, ciò in cui crede l’azienda, il senso morale delle scelte fatte non sono oggetto di negoziazione tra azienda e cliente, sono l’impianto etico fondamentale e distintivo di ogni singola organizzazione. E può essere osservato dall’esterno come un modello di organismo, allo stesso modo in cui si studiano gli organismi in natura. Con la differenza, mica da poco, che la Natura è perfetta e non sbaglia un colpo.
Non si tratta quindi di scegliere se lavorare all’ascolto dell’imprenditore o del mercato. Si tratta di fare entrambe le cose. È più difficile, ma le imprese si chiamano così, proprio perché non c’è niente di facile.